La Fondazione ADO cerca infermieri.
Entra anche tu a far parte della nostra grande famiglia!
Per candidature inviare il curriculum aggiornato a segreteria@adohtf.it.
Grazie di cuore a tutti gli infermieri che si prodigano all’interno della Fondazione ADO.
È grazie anche al loro encomiabile impegno se riusciamo a garantire tutte le nostre attività di assistenza.
Lo ricordiamo oggi perché il 12 maggio è la Giornata Internazionale dell’Infermiere, ma lo pensiamo tutti i giorni.
Il recente contratto collettivo, infatti, è stato siglato proprio per migliorare anche le loro condizioni di lavoro.
Un riconoscimento economico e umano che si meritano per la loro professione, svolta sempre con impegno e umanità. Grazie ancora a tutti!
Condividiamo con piacere la lettera al direttore pubblicata il 4 maggio 2021 su Estense.com, firmata da tre figli che hanno toccato con mano l’importanza della “Casa del Sollievo” di via Gorni Kramer a Ferrara, destinata per l’emergenza COVID-19 ad ospitare persone autosufficienti Covid o casi sospetti e guariti clinicamente
Gentilissimo Direttore
Sono Nadia Rossi e, assieme ai miei fratelli, Marco e Massimo, desideriamo fare un ringraziamento ed un plauso al plesso Cra Covid di via Kramer a Ferrara ed in particolare al Dr. Gamaji Viorel ed alla coordinatrice Rita Paolino. Nostra madre, Vilma Rebecchi di 90 anni, dopo diverse traversie dovute a condizioni sanitarie precarie in seguito ad una brutta caduta in casa, ha avuto necessità di essere ricoverata ed assistita presso la suddetta struttura.
Abbiamo avuto modo di toccare con mano la grande professionalità e competenza degli operatori che giorno e notte accudiscono nostra madre.
Ancora esistono, per fortuna, persone che capiscono l’importanza del valore umano al di sopra di tutto il resto.
Un grazie veramente grande.
Nadia, Marco e Massimo Rossi
L’ADO è una Fondazione no profit che ha la mission di diffondere, promuovere, garantire ed erogare, in maniera equa ed appropriata, assistenza ai pazienti affetti da patologie croniche ad andamento degenerativo per dare risposta ai bisogni della persona e dei suoi famigliari ed assistenti (caregivers).
L’attività della Fondazione ADO si rivolge a persone con patologie oncologiche o non oncologiche che in un particolare momento della propria vita e della storia naturale della malattia presentino bisogni clinici, assistenziali e psicologici che necessitano di una risposta proporzionata.
La Fondazione ADO collabora con l’Azienda USL di Ferrara e mette a disposizione la propria esperienza e le competenze cliniche nell’ambito delle cure palliative, con diverse articolazioni assistenziali che afferiscono ai nodi della Rete Locale provinciale delle Cure Palliative (Hospice di Ferrara e di Codigoro, assistenza domiciliare specialistica, ambulatori di Cure Palliative, consulenze presso strutture ospedaliere, territoriali residenziali o al domicilio).
La Fondazione ADO, costituita nel 2014, nasce nel 1998 come Associazione di Volontariato per fornire assistenza ai pazienti oncologici in fase avanzata di malattia. Nel 2001 è stato inaugurato l’Hospice di Ferrara ‘La Casa della Solidarietà’ e dal 2008 la Fondazione ADO collabora con AUSL presso l’Hospice ‘Le Onde e il Mare di Codigoro’.
Le cure palliative (secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, 2002) sono “un approccio che migliora la qualità della vita dei malati e delle loro famiglie che si trovano ad affrontare le problematiche associate a malattie inguaribili, attraverso la prevenzione e il sollievo della sofferenza per mezzo di una identificazione precoce e del trattamento del dolore e delle altre problematiche di natura fisica, psicosociale e spirituale”.
Nel corso degli anni le cure palliative sono state oggetto di un importante cambiamento di paradigma e di evoluzione. Nel 2010 sono state riconosciute con la legge 38 del 15 marzo. L’approccio e i destinatari delle cure palliative hanno visto gradualmente l’inclusione e la condivisione di percorsi di cura in tutte le discipline cliniche specialistiche; i criteri di inclusione sono stati estesi ad ogni momento della storia di malattia per rispondere ai bisogni della persona, dal momento della diagnosi alle fasi di fine vita.
L’Ambulatorio ADO di Cure Palliative è nato nel 2014 e prende in carico pazienti con patologie oncologiche e non oncologiche e con un sufficiente stato di forma generale, tale da consentire un agevole accesso alla struttura ed un facile rientro al proprio domicilio.
L’ambulatorio di Cure Palliative è un nodo importante per intercettare e capire i bisogni della persona ammalata e dei caregivers, l’obiettivo è quello di poter individuare precocemente e condividere nuovi e/o ulteriori percorsi di cura. I bisogni del malato possono poi essere valutati in maniera multiprofessionale ed interdisciplinare ed essere affrontati modulando le attività assistenziali, rendendole più adeguate e proporzionate alle esigenze del momento.
I pazienti che si avvalgono dell’Ambulatorio ADO delle Cure Palliative, naturalmente, possono continuare ad essere seguiti dagli ambulatori specialistici ed ovviamente dal proprio Medico di famiglia e continuano ad essere sottoposti a trattamenti attivi quando necessari.
Presso l’Ambulatorio i pazienti possono essere monitorati per il controllo dei sintomi e per la terapia di supporto, possono effettuare i prelievi per esami laboratoristici e/o per l’esecuzione di trasfusioni di emoderivati, le medicazioni semplici e/o complesse, il posizionamento e gestione di dispositivi medici (pompe di infusione, Midline, Foley, SNG, accessi venosi e sottocutanei), le medicazioni e i lavaggi degli accessi venosi, la gestione delle stomie, l’esecuzione di paracentesi e possono inoltre essere supportati sul piano psicologico nel percorso di elaborazione che segue le diverse fasi della malattia.
Come accedere all’Ambulatorio di Cure Palliative
L’accesso all’Ambulatorio di Cure Palliative è possibile tramite richiesta e compilazione di impegnativa per ‘prima visita ambulatorio cure palliative’ da parte del medico di medicina generale o di un medico specialista.
Sarà necessario successivamente contattarci al numero 348 5909236 dalle ore 8.00 al 15.00 dal lunedì e venerdì per concordare l’appuntamento.
Per notizie di carattere generale contattare il numero di telefono 0532 977672
L’ambulatorio è aperto 5 giorni su 7 dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle 14.00.
Tutti i servizi dell’Ambulatorio di Cure Palliative sono gratuiti.
In occasione della Festa della Mamma, che ricorre il 9 maggio, la Fondazione ADO ha preparato ben tre idee regalo per celebrare la donna più importante della propria vita con un dono all’insegna della solidarietà.
Sono disponibili grembiuli da cucina in diverse fantasie con shopper in juta abbinata (offerta minima 20 euro), cestini con piante aromatiche miste (offerta minima 12 euro) e le sempre apprezzatissime composizioni floreali (offerta minima 15 euro).
Per ordinare il proprio regalo, il cui ricavato servirà come sempre a finanziare le nostre tante attività di assistenza, scrivere a ufficio.iniziative@adohtf.it o chiamare lo 0532977672.
Articolo uscito il 14 aprile su Estense.com
Negli ultimi tempi i quotidiani locali (cartacei e “on line”) si sono occupati di Cure Palliative nella nostra provincia, sia in generale, sia in particolare con riferimento alla situazione della giovane mamma affetta da sclerosi laterale amiotrofica, che ha lasciato tramite “social” un toccante saluto prima di essere sottoposta a sedazione palliativa.
L’argomento delle Cure Palliative è molto complesso e articolato e per questa ragione vorremmo fare un po’ di chiarezza.
Nel corso degli ultimi due decenni, le società scientifiche, che si occupano di Cure Palliative, hanno lavorato a fianco del Legislatore per tentare di colmare i vuoti normativi che rendevano complicato operare in questa Disciplina. Seppur migliorabile, la Legislazione Italiana attuale (legge 38 del 2010 e successive) ha fatto chiarezza su diversi passaggi critici relativi alla gestione di un paziente in fase avanzata di malattia e della sua famiglia.
Le Cure Palliative hanno come obiettivo principale il governo della sofferenza, il che significa cercare di alleviare o mitigare con gradualità e sicurezza i sintomi della malattia. Tale obiettivo è ottenibile attraverso l’attento utilizzo delle risorse umane, tecnologiche e farmacologiche, mediante la formazione e la valorizzazione del personale impiegato, con l’organizzazione di strutture adeguate e infine con la possibilità di disporre di risorse professionali e finanziare.
Come affermato dalla Organizzazione Mondiale della Sanità, le Cure Palliative sono rivolte alle persone di qualsiasi età affette da una malattia cronica e progressiva, hanno carattere clinico specialistico mirato al miglioramento della qualità della vita in tutte le fasi della malattia, attraverso la prevenzione e il sollievo dalla sofferenza per mezzo di una identificazione precoce, di una valutazione e di un trattamento ottimali del dolore e degli altri problemi di natura fisica, psicosociale e spirituale. Le Cure Palliative non si occupano solo della persona bisognosa, ma comprendono azioni rivolte anche a familiari e assistenti, che quotidianamente sono emotivamente ed affettivamente coinvolti: supporto psicologico, organizzazione dei percorsi diagnostici e terapeutici, facilitazione logistica (appuntamenti per visite, organizzazione dei trasporti, adempimenti amministrativi).
I percorsi clinico assistenziali delle persone che necessitano di Cure Palliative sono chiaramente definiti in un documento del 2012 elaborato dalla Conferenza Stato-Regioni, che indica i requisiti minimi e le modalità organizzative necessari per l’accreditamento delle unità di Cure Palliative e della terapia del dolore. I diversi modelli di cura e gli ambiti assistenziali (casa, Hospice, Ospedale, Strutture residenziali) sono collegati fra loro in rete: la Rete Locale di Cure Palliative. Nella Rete Locale di Cure Palliative viene garantita la continuità delle cure attraverso programmi individuali.
Qual è l’organizzazione della Rete Locale delle Cure delle Palliative (RLCP) in provincia di Ferrara? Come si può leggere nella pagina del sito web della Azienda USL di Ferrara, la RLCP risponde esattamente al modello accreditabile. Come ha recentemente riferito in una intervista la Dott.ssa Loretta Gulmini (responsabile della RLCP), la rete comprende attività, domiciliari, ambulatoriali, residenziali e di consulenza, fornite dalla AUSL stessa, dai Medici di Medicina Generale e da strutture del terzo settore quali Fondazione ANT, Fondazione ADO, Associazione Nelson Frigatti, Associazione Italiana contro leucemia, linfomi, mieloma (AIL). L’accesso alle Cure Palliative può essere richiesto dal Medico specialista ospedaliero o dal Medico di Medicina Generale, mediante apposita modulistica scaricabile dalla pagina della RLCP del sito WEB della AUSL, https://old.ausl.fe.it/cure-palliative/schede/scheda-centro-nord/scheda-segnalazione-rete-cure-palliative-centro-nord e https://old.ausl.fe.it/cure-palliative/schede; la presa in carico sarà conseguente ad una valutazione di appropriatezza da parte di una equipe multiprofessionale.
Come partecipa la Fondazione ADO Onlus alla RLCP? ADO è attiva in tutti i nodi della rete: con l’attività ambulatoriale, con l’assistenza domiciliare, gestendo in proprio l’hospice territoriale di Ferrara “La Casa della Solidarietà”, gestendo in modo integrato con l’AUSL di Ferrara l’hospice di Codigoro “Le Onde e il Mare”. Tutte queste attività sono in convenzione e quindi gratuite e sono accreditate, vale a dire sono state sottoposte a verifica ed hanno soddisfatto tutti i criteri di qualità fissati dalla Regione Emilia Romagna. ADO può prendersi cura delle persone attraverso una equipe multiprofessionale (in organico ci sono Infermieri, OSS, Medici, Psicologi, Fisioterapisti) in tutte le fasi della malattia, rispondendo in modo adeguato e modulare ai bisogni che via via si rendono manifesti, bisogni che vengono regolarmente valutati ad ogni visita mediante la registrazione e l’analisi di specifici indicatori.
Ogni anno la Fondazione ADO Onlus presso la sede di Ferrara in via Veneziani, effettua oltre 800 attività ambulatoriali, segue circa 400 persone a domicilio e ricovera oltre 300 persone in hospice. L’attuale epidemia ha limitato solo in parte l’assistenza diretta, specie quella ambulatoriale e domiciliare e ha costretto ad un doloroso contenimento delle presenze di familiari ed amici nelle stanze di degenza in hospice, presenze rese comunque possibili seppur limitate grazie ad un costante e frequente utilizzo dei tamponi rapidi.
L’ADO, acronimo di Assistenza Domiciliare Oncologica, nasce come associazione nel marzo del 1998 per sviluppare un progetto locale di assistenza domiciliare, grazie alla passione e all’impegno civile di un gruppo di volontari guidato con caparbietà e lungimiranza da Daniela Furiani; nel 2001 è stata inaugurata la “Casa della Solidarietà”, struttura residenziale di Cure Palliative (hospice); nel 2007 nasce in gestione integrata con la AUSL di Ferrara, l’hospice “Le Onde e il Mare” a Codigoro; nel 2014 l’associazione viene trasformata in Fondazione Onlus; nel 2015 la Fondazione ADO Onlus entra a far parte della Rete delle Cure Palliative della provincia di Ferrara; nel 2019 viene inaugurata la nuova struttura residenziale la “Casa del Sollievo”, progettata per accogliere anche persone con malattie neurologiche croniche, degenerative e progressive come per esempio la sclerosi laterale amiotrofica (SLA). Attualmente, causa emergenza COVID, questa struttura è utilizzata per il ricovero temporaneo di persone guarite dal COVID, ma impossibilitate a ritornare al proprio domicilio e non idonee a soggiornare in una struttura socio-sanitaria; al termine del periodo emergenziale sarà, come programmato, la nuova sede dell’hospice territoriale di Ferrara.
La Fondazione ADO Onlus si mantiene grazie alla generosità della popolazione di Ferrara, alla abnegazione del personale, all’opera dei volontari ed alla fornitura di materiale sanitario e ai rimborsi della Azienda USL di Ferrara.
Noi vogliamo crederci e vi annunciamo il… 19° Trofeo della Solidarietà!!
L’emergenza non ferma lo spirito solidale e quest’anno torna la Lotteria della Solidarietà: l’estrazione è programmata il 29 maggio alle 9 nel campo sportivo di Corlo.
La speranza è di recuperare l’edizione dello scorso anno: nonostante il mancato svolgimento, diversi sponsor ci hanno ugualmente devoluto le offerte a sostegno di onlus e associazioni impegnate ad aiutare chi ha più bisogno di noi.
Quest’anno la speranza è di poterci trovare per l’estrazione… In palio tv color led, prosciutto intero, barbecue portatile e batteria di pentole.
Grazie a tutti e in particolare al socio Davide Fratini che da 19 anni organizza il Trofeo della Solidarietà, abbinato alla Lotteria della Solidarietà
Per informazioni contattare il numero 335 5896281.
La Fondazione ADO si fa pioniera delle condizioni di lavoro nel Terzo Settore in un periodo in cui l’emergenza sanitaria da Covid-19 ha messo a dura prova tutto il comparto socio-assistenziale.
Una “mosca bianca”, come l’ha definita la presidente della Fondazione ADO Gisella Rossi, perché ha deciso di investire sul personale attraverso la sottoscrizione del primo Contratto Integrativo Aziendale, avvenuta mercoledì 31 marzo nella sede in via Veneziani 54.
“È il primo contratto di questo tipo da quando ADO si è costituita nel ’98 sottoforma di Associazione, poi trasformata in Fondazione” annuncia con soddisfazione il vicepresidente con delega al personale Claudio Ramazzina illustrando i due obiettivi: “Valorizzare la professionalità dei nostri operatori e creare i presupposti per la fedeltà tra dipendenti e Fondazione”.
“Non è un punto di arrivo ma un punto di partenza affinché l’encomiabile lavoro di medici, infermieri e operatori socio-sanitari riceva il giusto riconoscimento, non solo con le parole di ringraziamento da parte di pazienti e familiari ma con atti concreti verso la nostra forza motrice” rimarca la presidente Gisella Rossi.
Nel dettaglio, l’accordo sindacale prevede un Premio Fedeltà rivolto a infermieri e Oss che riceveranno rispettivamente 800 euro e 600 euro annui, a conclusione di ogni anno alle dipendenze della Fondazione.
Al premio per la fidelizzazione, che decorrerà dal 1° gennaio 2021, si aggiunge l’adeguamento retributivo tra infermieri e operatori socio sanitari attraverso l’erogazione di un superminimo individuale pari a 287,94 euro mensili agli infermieri e 100,66 euro al mese agli Oss.
Viene rivoluzionato anche l’orario di lavoro: a parità di salario tutto il personale, sanitario e non, lavorerà 36 ore settimanali invece delle 38 previste dal Ccnl per raggiungere un’equa ridistribuzione della presenza lavorativa. E la sosta giornaliera viene allungata da 10 a 15 minuti dopo sei ore di turno.
Grande attenzione anche alla formazione: per qualificare ulteriormente il livello di cura dei pazienti, ADO farà acquisire a sue spese il master di specializzazione in cure palliative al personale paramedico individuato.
Fissati, infine, ulteriori incrementi economici per il servizio domiciliare attraverso un’indennità pari a 7,3% per gli infermieri e del 6,5% degli Oss.
Un investimento che pesa sul bilancio di ADO per 153mila euro all’anno (di cui 8mila dedicati appunto alla formazione). Ma non rappresenta un reale peso perché il CdA crede fermamente nel motto: “Lavorare bene per lavorare tutti”.
Un orgoglio confermato dal direttore sanitario Franco Ravenna: “Nonostante l’emergenza, ADO ha mantenuto la stessa quantità e qualità di assistenza perché il lavoro in hospice, domiciliare e ambulatoriale non è solo un lavoro ma una missione, che ora potrà essere svolta con più serenità da parte dei nostri 60 dipendenti, tutti vaccinati”. A cui si aggiunge il personale in forze alla Casa del Sollievo, trasformata momentaneamente in Cra Covid in collaborazione con l’Azienda Usl.
Alla conferenza stampa per la sottoscrizione del contratto hanno partecipato anche Carlo Bertelli dello Studio BS di Bondeno, consulente Fondazione ADO, Roberta Altafini e Mary Morini della Rsu Fondazione ADO e i sindacalisti Marco Righi (Fp Cgil) e Maria Rosa Rea (Cisl), i quali hanno elogiato ADO per aver “dimostrato il vero cambio di passo nel migliorare le condizioni del personale in un momento complesso come quello emergenziale. È la prima risposta concreta sul territorio di Ferrara da parte del Terzo Settore che opera nel campo dell’assistenza socio-sanitaria”.
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